Equal Love Equal Rights – Stesso Amore Stessi Diritti. Forse c’è un errore nelle stesse parole eterosessuale, omosessuale, transessuale e via dicendo, c’è sempre un riferimento al sesso come se la natura della nostra vita fosse ridotta al solo atto sessuale; proporrei di chiamare un uomo che ama un altro uomo per esempio omoamorevole, omoaffettivo o in tanti altri modi, in un modo che non riduca il tutto solo alla sessualità, non perché non sia importante, anzi, semplicemente perché c’è ben oltre. Non è un problema di definizione se ancora nel 2013, nella maggior parte del mondo e più da vicino nel mio paese ancora la diversità non è accettata, o comunque vista, da una prospettiva che non sempre ritengo degna e giusta; se le persone riuscissero a pensare che quello che lega due persone dello stesso sesso non è solo l’atto fisico in sè, la cui immaginazione indubbiamente può anche creare un certo fastidio, ma bensì l’affetto, il desiderio di condivisione, il progetto di vita, cose universali che vanno indubbiamente oltre al proprio sesso e che sono comuni a qualsiasi tipo di amore, in primis a loro stesse, riuscirebbero a capire quanto sarebbe importante per ognuno di noi poter vivere con le stesse possibilità e con gli stessi diritti. I passi avanti si sono fatti, un personaggio come Obama ha messo l’America e il Mondo davanti al problema dei diritti; indimenticabile è il discorso di insediamento dello scorso Gennaio in cui pronunciava “Il nostro viaggio non sara’ finito fino a quando i nostri fratelli e le nostre sorelle gay non saranno trattati come gli altri davanti alla legge. Dobbiamo fare in modo che queste parole, questi diritti, questi valori, di libertà e uguaglianza divengano realtà per ogni americano. E’ questo il compito della nostra generazione”.
Un politico, un uomo che, con queste parole, credo abbia commosso e toccato non solo il mio cuore, ma il cuore di tante persone di tutto il mondo. Nonostante diversi stati americani stiano approvando i matrimoni gay e in tutto il mondo si stia legalizzando questo tipo di unioni, ultimo caso i nostri “cugini” Francesi, in Italia, paese che sulla carta si definisce laico, la maggior parte del centrosinistra, che dovrebbe rappresentare la parte progressista e riformista del paese, non ha nemmeno nel proprio programma questo tipo di progetto, forse per paura di perdere i voti della componente cattolica, forse per qualche altro motivo, ma il problema non è la chiesa, la fede cattolica, le idee politiche, sarebbe brutto e senza senso spostare il discorso su questi argomenti, il problema è che è arrivata l’ora che ogni persona abbia gli stessi diritti e sia ugualmente considerata dallo stato italiano, e qualora il mio compagno dovesse per caso fare un incidente, non dovrebbe esserci nessuno, famiglia compresa, che possa impedirmi di fargli visita ogni qualvolta lo ritenga necessario; è giunta l’ora di avere il rispetto di ogni persona e l’obiettivo non è il matrimonio, il matrimonio è solo il coronamento di ben altro, l’obiettivo è proprio avere il rispetto e gli stessi diritti, e francamente mi sembra inaudito doverli ancora chiedere, ancora sperare di averli perché credo che siano diritti umani che non offendano nessuno, in alcun modo. L’ora delle categorie è finita, anche se sono convinto che lo stesso mondo “omosessuale” ci metta tanto del suo nel ghettizzarsi in categorie che non servono a niente, investendo su manifestazioni come i “Gay Pride” che sono occasioni per fare festa e incontri, mascherati con richieste di parità, uguaglianza e diritti ma che in realtà non fanno ottenere nulla e provocano una reazione negativa su quelle persone che, oggettivamente ignoranti e piene di pregiudizi, si irrigidiscono su ogni cosa diversa da loro. Senza parlare della televisione che ha mostrato personaggi del tutto discutibili, creando un’ immagine distorta della realtà e facendo credere che tutto il mondo omosessuale sia un mondo, come dire, alquanto folkloristico, quando invece l’omosessualità è ben altro, tanto meno una scelta, perché ancora al giorno d’oggi se qualcuno potesse scegliere non sceglierebbe mai di amare una persona del suo stesso sesso e mi pare che il motivo sia chiaro a tutti, mentre l’omofobia è una scelta, la negazione dei diritti è una scelta, il disprezzo esercitato con le parole o con uno sguardo sono scelte. Scelte che non tutti hanno il carattere per poterle sopportare, che fanno vivere a tante persone una vita che non è la loro, fingendo di essere quello che non sono, scelte che sono anche la causa di tanti suicidi di ragazzi in tutto il mondo e questo è inacettabile, perché non sono una madre o un padre che possono decidere se il loro figlio sarà omosessuale o eterosessuale, come se sarà alto o basso, o se sarà biondo o moro. Credo che questa citazione di una famosa cantante americana racchiuda appieno il mio pensiero, con la speranza che anche il paese in cui sono nato si evolva e riconosca gli stessi diritti, e che più nessuno abbia uno stupido pregiudizio sulla “diversità” perché essa è una ricchezza da tutelare e che non lede nessun altro diritto. “Il giorno più bello sarà quello in cui non parleremo più dell’essere etero o gay. Non è un matrimonio gay, è un matrimonio. Non è una coppia gay, è una coppia.” ( Alecia Beth Moore, in arte Pink.)