GIUGNO 2013 N.32

DALL’INCERTEZZA AL CAOS di Francesca Serio ’90

In POLITICA on 10 marzo 2013 at 05:10

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Elezioni 2013. Le urne hanno detto la loro: dalla mancata vittoria di Bersani, alla rimonta di Berlusconi, al boom di Grillo e del suo partito, il primo del paese. Non c’è un vero vincitore e l’Italia è allo sbando, nel caos più totale. Nessuno è in grado di governare questo paese in ampia autonomia e ci sarebbe quindi bisogno di un’alleanza tra i partiti più Bersani, Berlusconi, Grillo, e lo spreadimportanti. Di fatto l’Italia è spaccata a metà ed è evidente l’ingovernabilità del paese con accordi improbabili da entrambe le direzioni. Purtroppo nessuno di essi vuole coalizzarsi o ascoltare gli altri. Beh, che dire.. l’unico dato certo ora è l’incertezza. L’incertezza di un governo che non c’è. L’incertezza sul nostro futuro: la disoccupazione giovanile cresce ad un ritmo incalzante e costringe molti a fuggire dall’Italia. Quest’anno si è registrato un forte calo dei votanti in tutta la penisola: circa il 15-20% dei possibili elettori non si è recato ai seggi. Inoltre si sono contate tra schede nulle e bianche, circa 1.100.000 per la Camera dei Deputati e attorno ai 1.300.000 per il Senato della Repubblica. Penso che sia dovuto alla astenssfiducia che hanno molte persone nei confronti della politica. Sfiducia che nasce dal fatto che da tempo immemorabile non ci sono politici che vogliono fare politica, ma hanno tutt’altri interessi. Credo che lentamente abbia cominciato ad affermarsi come normale la disonestà e questo impedisce il ricambio politico, perchè ogni tentativo di dare una svolta a questa situazione è tarpato sul nascere con il consenso di tutti. Molti dicono che si tornerà a votare prima della fine dell’anno. Quale sarà l’accordo finale riguardante il governo del nostro paese?

  1. …Navigare a vista. Questa sembra essere diventata la condizione universale.
    Non solo per i mercati finanziari, ormai imprevedibili per definizione.
    Anche per la politica il paesaggio si è fatto incerto….M.R (finale di partito)

    Su 100 persone solo il 5% ha fiducia nei partiti politici, io mi sto prendendo del grillino dello sfigato e di più, ma da tutto questa evoluzione riesco in ogni modo a vederci del “bello, dell’umanamente bello”.
    Ciao Francesca

  2. Beh, stavolta forse l’alternativa c’era, e si è visto 😉 . Anche per chi, nella politica e soprattutto nei politici di mestiere, ha smesso di crederci da un pezzo.

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